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\viewkind4\uc1\pard\fs24 GIUDIZI SU ARMANDO SPADINI - RACCOLTA FIANO - GALLERIA PESARO - 1933
\par
\par ANTO BALDINI
\par Son rimasto colpito pi\'f9 d'una volta dalla squisita bellezza d'un particolare atteggiamento e d'un gesto fosse pure fuggevole di questo o quel modello di Spadini colto fuor di posa. (I modelli che posano per questo pittore sono, salvo rarissime eccezioni, la moglie e i quattro bambini). A non conoscere il carattere assolutamente innocente d'almeno quattro, e mettiamoci anche il quinto, di questi modelli, si sarebbe facilmente pensato che, quantunque in libert\'e0, si compiacessero di "far dello Spadini". Se non che, girando gli occhi, si sarebbe forse potuto vedere che anche i gatti avevano un certo modo di starsene arrotolati sul sof\'e0 che sarebbe stato giocoforza ammettere che anche quelli lo facessero apposta ad aver quell'aria di cosa gilt pronta ad entrare in un quadro del padron di casa; e altrettanto si sarebbe finito col pensare del verde e dell'azzurro che si vedevan fuori dalla finestra.
\par La signora Pasqualina che cuce nel riflesso d'una persiana semichiusa; le due ragazzine a tavolino tutte perdute in una lettura di favole; il piccolo Lillo col mostaccio dipinto d'uovo o di ciliegia che allunga la mano verso la tavola ingombra di cose belle a dipingere; Mimmo nel pollaio che fa la corsa nel sacco con grande indigna\'aczione dei tacchini, sono scene che in quella casa si vedono ad ogni momento e giusto gli mancava d'incorniciarle, luce, colore, composizione essendovi ogni cosa gi\'e0 a posto.
\par (Armando Spadini. Roma. 1924)
\par N1NO BARBANTINI
\par A vedere quelle sue donne e quei suoi bambini, di carne, col sangue che tra\'acspare dalla pelle sottile, dorata dal sole, che si vela di verde e che raccoglie nelle penombre luminose l'azzurro del cielo: a vedere quegli sgambettamenti d'infanti flo\'acridi; e la plastica dei suoi volti terminata dalla carezza della luce che la rivela e la tinge: a gustare quella vaghezza di toni, quella delicatezza, quella precisione di rap\'acporti che diventano magicamente sguardo, tristezza, sorriso; davanti a quell'arte sua cos\'ec nativa e cos\'ec umana, ho l'impressione di incontrare un galantuomo del mio paese, in una terra straniera dove portassi la nostalgia disperata della patria lontana. Di colpo mi diventa amico e fratello.... Pittore di razza, d'istinto e di sapienza, par nato a provare che l'impressionismo - in senso superiore - \'e9 tutt'altro che capriccioso e arbitrario; ma fatto, anzi, di equilibri stupendi, di leggi auguste, di regole esatte come quelle del contrappunto; e che la fonte dell'impressionismo e di tradizione italiana, e d'italiana bellezza.
\par (La .l'II' !tiennale Veneziana. "Gazzella Si Venezia', zg aprile 19:24)
\par 29
\par P. M. BARDI
\par Noi amiamo Armando Spadini per questa vocazione sublime tipicamente umana, propria del genio: egli predilesse l'arte sua senza calcoli di tornaconto, senza armeg\'acgiare e senza politicare per i successi del momento, badando soltanto alla pittura per dominarla, concluderla, serrarla, vedersela cos\'ec come egli intendeva. Passarono, anche allora, le ondate degli scarabei secessionisti, dei balletti russi, delle scenette spagnole; ma ancor oggi sull'opera del fiorentino possiamo misurare la bella resistenza della sua personalit\'e0. In poco discorso, Spadini rappresenta l'artista italiano genuino che veste i suoi panni e crede nel suo io; esempio, ripetiamo, oggi molto significativo.
\par Sar\'e0 bene, dunque, rendere omaggio all'artefice operoso che ci ha avvertito con la sua opera di vera poesia, del segno della rinascita, e trarre dalla sua arte genuinamente onesta e nel solco della tradizione, il motivo della nostra nuova vittoria. Le commemorazioni, quasi sempre, non servono a niente perch\'e9 le parole ne morti\'acficano l'ideale; ma di questa prima celebrazione di Spadini, pensiamo, significato di monito e di insegnamento non sfuggir\'e0 agli artisti italiani.
\par (Omaggio a .5pa,r\'ecui. ' Gall
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